Carissimi soci, un nuovo libro si aggiunge alla nostra Biblioteca.Ho il piacere di presentarvi il libro CIMBRI/TZIMBAR “Vita e cultura delle comunità cimbre” Rivista del Curatorium Cimbricum Veronese. Questo libro è dedicato alla memoria di Aulo Crisma, Gran Massaro dei Cimbri nel 2001. Editrice La Grafica Editrice snc. Per le informazioni di Acquisto ci si può rivolgere a: Museo dei Cimbri di Giazza , e-mail museocimbri@gmail.com
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(tanto par ridar de na roba seria)
La poesia l’è na roba
che la nàsse missiando
a òcio le parole
catade su par strada
e messe rento al sècio,
come fasèa Buicio quando
el sigava forte e ciaro:
“strasse, ossi e fèro vècio”.
La poesia l’è na roba
da no’ scrìvar
parchè la cambia
a seconda de l’umòr,
de le disgrassie
che uno g’à in fameia:
ma se par caso
te la lèsi a l’osteria
tra un goto de recioto
e ...
Gentilissimi soci Veronesi nel Mondo, vi allego l’articolo dell’Arena di oggi 24 Gennaio, dove parla del del nostro progetto del libro “Te conto na storia”, che tanto successo sta ottenendo presso i nostri associati e non. Vi ricordo che il libro in PDF può essere scaricato o visionato sul nostro sito dei veronesi nel Mondo.
Enzo Badalotti .
Gentilissimi soci e sostenitori Veronesi nel Mondo, con grande commozione, vi porto a conoscenza una toccante testimonianza della nipote di Andrea Gasparini, che nel lontano 1876 (milleottocentosettantasei) vedovo con 5 figli, emigrò in Brasile partendo da Villafranca di Verona nella città di Santa Teresa di Espirito Santo ( Brasile ).
SCARICA I PDF
– Discorso di Sandra Gasparini alla consegna del Premio Fedeltà al Lavoro 2014
– L’Arena del 09.01.2015 – pagina 33 – articolo ...
Buongiorno a tutti i Veronesi, sfogliando una nostra rivista di molti anni fa, ho trovato questa poesia di Don Walter Soave nostro grande padre spirituale di alcuni anni fa.
Mi è piaciuta moltissimo e l’ho trovata molto profonda.
Enzo Badalotti
Ma ancò, sa ghèto?
Te vedo straco, scoraià,
più tristo…
Dài, vien qua, stèndete
sul lèto, sera i oci e pensa
d’essar n’altra olta buteleto.
Te farà ben, te vedarè…
Ma tì, sa fèto?
Te piansi? Ma sito mato?
Ormai te ghè i to ani,
e daghe ‘n taio a sti malani!
Ma cosa uto far, dime?
El mondo no l’è fato
par ci pianse,
la vita l’è ‘na farsa,
scoltame da amìgo:
t’è tocà n’anguria smarsa,
e alora?
Dèsso ...
Risuonano le vecchie pietre
di antiche melodie, mentre col cuore ascolto
una voce narrante.
Le canne di un triplice flauto,
strumenti stranieri tra esperte dita,
vibrano al soffio di musici ispirati.
Accompagnano con forza, con note dolenti,
dolci o accorate, antiche storie inespresse.
Ascolto, vedo tutto con gli occhi dell’anima,
quasi in trance all’indietro ripercorro i secoli.
E’ un galoppare di cavalli, l’urlo prolungato del vento
tra rami secchi, schiocchi di lingue, battere di zoccoli
e frullo ...
