Risuonano le vecchie pietre
di antiche melodie, mentre col cuore ascolto
una voce narrante.
Le canne di un triplice flauto,
strumenti stranieri tra esperte dita,
vibrano al soffio di musici ispirati.
Accompagnano con forza, con note dolenti,
dolci o accorate, antiche storie inespresse.
Ascolto, vedo tutto con gli occhi dell’anima,
quasi in trance all’indietro ripercorro i secoli.
E’ un galoppare di cavalli, l’urlo prolungato del vento
tra rami secchi, schiocchi di lingue, battere di zoccoli
e frullo d’ali.
Un vecchio guaritore scaccia demoni,
uomini in fuga piangono la terra abbandonata
ignari della sorte futura, timorosi.
Poi suoni prolungati, campane lontane,
ninne nanne, conti di bimbi, di orchi e di fate,
voci di genti in attesa di pace.
La vecchia Pieve accoglie materna,
una Vergine dalle guance di rosa
sorridente dona a tutti speranza.
Ancor oggi.
GEN
2022