“Ed era primavera” di Luciano Celotti

E nacque tra clangori e canti
quel 1° Maggio del ’47.
I buoi trainavano
carri imbandierati
all’ingresso del paese.
Le ruote ferrate
mordevano la ghiaia
e i canti sapevano di vino.
Un urlo stridette
alle mie spalle,
e fu come una sferzata d’ala.
Così morì mio padre
quel 1° Maggio del ’47.
Ed era primavera.

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