Buongiorno a tutti i soci ed amici a questa tradizionale festa del Papà del Gnoco che ogni anno anche noi Veronesi della città di Melbourne vogliamo festeggiare. Da parte mia e del comitato voglio dare un benvenuto a tutti voi soci ed amici qui presenti, voglio assieme a tutti voi ricordare tutti coloro che ci hanno lasciato durante questo periodo di Pandemia, un pensiero va a quanti sono nell’impossibilità di non essere presenti, ammalati, che non sono piu in grado di presenziare con noi a questa festa, vada a loro una preghiera di ringraziamento di far parte ancora del
nostro numeroso gruppo. Oggi come sapete festeggiamo la festa del Papà del Gnoco, ma forse non sapete quale tradizione centenaria vi è dietro questa figura.
La storia risale da una tradizione antica di 500 anni fa e ancora molto prima, si festeggiavano I carnevali o feste in maschera chiamati Baccanal ,penso derivante da baccano feste orge ecc.
Si tratta del carnevale più antico d’Europa e che da allora ad oggi coinvolge tutti I Veronesi e turisti di tutto il Mondo. La storia dice che già negli anni 1520 non si trovava da mangiare di nessun genere, erano i tempi di grandi carestie e alluvioni e morte nella nostra città, l’Adige il fiume che attraversa Verona aveva rotto gli argini, in più anche la piccola produzione del pane veniva a mancare causa mancanza di soldi e materia prima , era il 1531 la popolazione stremata a causa della inondazione del fiume Adige e delle scorrerie dei lanzichenecchi, mercenari tedeschi
costringendo la popolazione ad una terribile carestia. Il 18 giugno 1531 la popolazione, affamata e disperata, andò ad assaltare i fornai della città e di San Zeno per far provviste di grano e di pane. La storia dice, che per calmare la popolazione affamata vennero fatte delle nuove leggi, personaggi come Tommaso da Vico ed altre persone importanti fecero aprire I granai affinché provvedessero a sfamare I cittadini, ed ad eliminare tasse ai contadini. Questo episodio prese il nome di gnoccolare ed avvenne l’ultimo venerdì di carnevale, giorno in cui vennero
distribuiti alla popolazione pane, vino, farina, burro e formaggio nella piazza San Zeno il popoloso quartiere Cittadino e da dove venne insegnato come impastare gli gnocchi.
Ancora oggi il Carnevale Veronese viene celebrato ogni anno. Il Papà del Gnoco è un simbolo di carità con lo scopo di portare cibo e aiuti a tutta la cittadinanza e che per tutto l’anno è in visita hai senzatetto, ospedali, istituti per anziani e bambini, in città e nei quartieri di Verona.
E cosi anche nella nostra città di Melbourne da anni si celebra questa bella festa ed è piacevole vedere tanti soci ed amici essere partecipi a questa tradizione Veronese.
Erano presenti con noi, e presidenti delle varie Associazioni: Luigi Bachin dei Padovani, Giorgio Pacagnan dei Trevigiani e Sergio Provolo dei Vicentini inoltre abbiamo avuto il piacere di avere con noi Francesco Pascalis e il nostro Presidente della Federazione Veneta Fabio Sandonà, I quali in un piccolo discorso incoraggiavano la nostra Associazione Veronesi di Melbourne nel continuare a tenere sempre vive queste tradizioni dei nostri Paesi. Poi non solo festa degli Gnocchi ma anche il resto, arrosti contorni cannoli e crostoli vini ecc. Abbiamo potuto degustare I buonissimi Gnocchi della ditta Rana che ci sponsorizza durante le nostre feste, con I suoi prodotti. Rana un marchio internazionale e che abbiamo il piacere di trovarli ora nei nostri supermercati in Melbourne. Il tutto a completare con il sugo fatto in casa da Ida per la degustazione. A vestire e impersonare questo personaggio e Cesare Zanchi il nostro vice Presidente che sarà il Papa del Gnoco 2022 votato dal nostro comitato. Il costume che indossa è del 1948 e ci e stato donato dal comitato Bacanal del Gnocco di San Zeno di Verona e portato qui in Australia da Adriano Morandini nel 1997, il Papà del Gnocco eletto a Verona nello stesso anno che lo consegnò alla nostra associazione. Il Papà del Gnoco è la principale maschera del carnevale di Verona, Il nome deriva da papus, mangiare
Viene rappresentato come un uomo, robusto e con una lunga barba bianca, vestito di broccato nocciola e mantello, con una tuba rossa a cui sono attaccati striscie colorate che rappresentano le contrade, e dei sonagli.
Renzo Zanella.
MAR
2022