“Venerdì Santo 2021” di Lucia Beltrame Menini

Caro uccellino, di penne lucenti
che sopra il pruno gorgheggi felice
da mane a sera e nulla paventi,
al solo udirti il mio cuore gioisce,

dimmi che hai scorto di là del mare?…

Gente con maschere non-carnevale,
tutti bardati di tute bianche
volti impauriti, da funerale,
vuote le strade, senza un passante…

E su quel monte, dimmi, chi c’era?…

Era di notte, notte più nera
un innocente davanti a Pilato
portava a spalle una croce vera,
poi fu deriso, percosso, umiliato…

E sul Calvario fu crocifisso,
spine sul capo fatte a corona,
nel suo patire lo sguardo fisso
sul mondo intero ch’Egli perdona…

E tu uccellino, che cosa hai fatto?

Per compassione del Poveretto
con il mio becco gli tolsi una spina…
Vedi? Il suo sangue macchiò il mio petto
che mai svanì né ieri, né prima…

Grazie, uccellino, sono commosso,
ammiro il tuo nome: sei il Pettirosso.

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